Tuesday, February 28, 2006

Homeboy


C'è qualcuno che senta quanto sto male?! Quanto sono persa e impura persino in ciò che scrivo...e nei sogni piove, rivedo cose che non ho potuto avere, cado da tacchi troppo alti, vedo persone conosciute metamorfosizzarsi in antagonisti e tutto questo mi fa piangere - non so se perchè sono troppo fortunata o perchè sono un disastro e sto malissimo, ma questo non importa perchè non devo dirlo; devo smetterla di piangere di fronte ad estranei per cercare effimero conforto. SMETTILA CAZZO, SMETTILA! Ma non essere troppo cattiva con te stessa.
Eppure so che l'occhio legge sulla destra.

Saturday, February 25, 2006

Dopo

Mi sembra impossibile non pensare più al miO ideale mermaid, ma non so se mi manchi il crogiolarmi in quella indifferenza; credo per la prima volta di aver realizzato che è passato, come un'immagine espirata da fumo d'oppio, come una stupefacente dipendenza interrotta. Sento un calore inaspettato, devo avvelenare questa timidezza, mi uccido di decibel e quasi vengo - a contatto con tormenti urlati; vedo sogni morbosamente erotici, ma non è mai una novità. I tuoi bigletti non sanno di te, e forse non ricordo che odore hai. Apro un libro e trovo una scrittura fitta: penso ad un ipotetico elenco di errori passati e selezionandoli cerco di eliminarli attentamente, per poi scoprire che questa perizia analitica mi ha condotto ad un'improbabile equazione tra razionalità ed irrazionalità; fusione incestuosa di concetti permeabili per sostenere l'immobilità del mio essere..."ma chi cazzo se ne frega poi?!". Con le mie lacrime credo di non aver mai visto nulla chiaramente in questa ostentata lucidità.

Friday, February 24, 2006

Orfani

"Le ragazze dell'epoca erano bellissime. Dark, claustrofobiche, dallo sguardo distante. Erano inavvicinabli e il treno che io potevo prendere ogni mattina per avvicinarmi a loro era lo scrivere canzoni che le ricordassero. Tutta la vita è stata soltanto cercare qualcosa che ti somigliasse. Fiero com'ero di avere la testa tra le nuvole per avvicinarmi a loro!
Sapevo e sentivo di non fare niente di importante all'università. Si studiava per un anno intero De Roberto, i Vicerè, neppure Verga o qualche maggiore no, De Roberto.
Mi mancava il mondo del liceo, lo svegliarmi la mattina e sapere cosa studiare, il calore dei compagni e delle compagne, la stima che avevo per i miei professori. Mi mancava il condividere una storia comune. Lezioni libere, tutto sulle tue spalle, rapporti distanti, non sai che studiare e quindi smisi.
Coltivo e ho un mio sogno familiare: mi sento circondato da affetto, l'ho sentito all'epoca quella forma di affetto e mi basta. Se non torna più pace, io ho i miei sogni per riviverla. Anzi molto meglio così, sto bene così.
La situazione precipita." ( Federico Fiumani, dicembre 2000)

Wednesday, February 22, 2006

Too busy stayin' alive

Sto per soccombere investita dalla tristezza senza che il sonno mi tenda una mano offrendomi rifugio. Emergono in situazioni mai esistite tra immagini di confidenza e si confondono vecchi motti che niente hanno a che vedere con la debolezza di questo momento: per farmi rabbia, per farmi sentire in ginocchio, per effimera giustificazione e finto riparo. Per non poter mai tornare indietro.

"Gimme sex, melody, silence,
gimme drugs, money and violence"

Tuesday, February 14, 2006

Distanza

Oggi c'è un silenzio incredibile, e nessuno sembra accorgersi di me, come se questo maledetto studio di economia mi avesse annullata del tutto; leggo e rileggo di mesi passati, riesco anche a concludere qualcosa tra una nota e l'altra - e tra un tasto e l'altro, con il latente pensiero della mia grafia ordinata su centinaia di pagine che si susseguono come segnali di ponderata attenzione. Quale musica ti piace ascoltare? Corro verso regioni più calde, inspiro surreali, simultanee, lussuriose agonie e ascolto le mie risate inaspettate. Forse ricerco vanamente un'eterea sincerità, e mentre la gente si allontana io resisto impassibile.

Monday, February 13, 2006

The girl in the dirty shirt

It still reminds me of those years back in history, and everytime is like comin' back home - cos I'm always gonna be that girl to someone.
Whoever you are: I love you, simple as it is.

PS: wasnt it me sayin' BHN was their most emotional album ever?

Tuesday, February 07, 2006

Gargle

La trasferta di questi ultimi due giorni mi ha fatto riscoprire il piacere di viaggiare in treno, di guardarsi attorno, di ascoltare voci, ma - soprattutto - il piacere di essere soli ed incontrare persone ad ogni angolo, poter essere sinceramente se stessi senza vincoli, con appoggi morali e affetti, ma senza legami fisici; le uniche barriere erano quelle del suono, e i brividi, e i pensieri incoscienti - ancora una volta - solo cloni con respiri ad alto tasso alcolemico, la dolcezza inattesa di una persona che indossa una maschera sporca, il latente rimpianto di non poter chiamare tutti, ma con ferrea convinzione nel distacco - e tutti quegli occhi addosso. Ho bisogno di questo? Cazzo sì! E' esattamente quello che intendevo! Questo sentirmi ancora libera ed insicura fuori dal mio territorio, invaderne di altrui ed indefiniti, forse solo immaginati; sentire calore e dimenticarsi l'imbarazzo della prima volta, anzi, non parlarne neanche; osservare sorrisi modificarsi sotto ai propri occhi e provocare attrazioni empatiche; urlare, urlare, urlare: "this is my generation babyyyyy!!" fino alla nausea - senza metafore, perchè sì, effettivamente ero talmente dentro a tutto ciò che l'ho rifatto ed è stato...catartico. 3 minuti e 30 di purificazione per i prossimi mesi di malinconica assenza. Pixel che scompaiono e altri che affiorano dal subconscio collettivo in milioni di particelle di vapore, autolesionismo per chi spera di morire prima di invecchiare, pur sapendo che tradirà il principio; non per noi che viviamo nell'attimo in cui ci si dimentica di scegliere e si accetta senza neanche ringraziare. Mal di testa? Fanculo al mal di testa, che mi venga domattina, ora sono impegnata.