Monday, August 29, 2011

Familiar to millions

Continuo a ripetere di come sia stato difficile questo anno.
Sono a sud, si muore di caldo in questa estate, nei pochi giorni che trascorro "a casa", o quasi. E mi rendo conto di quanto siano belli, invece, questi miei 26 anni. Non faccio che chiedermi perchè le cose siano successe, ma sbaglio. Sbaglio prospettiva, e non voglio che suoni come un clichè. Ho scambiato i ruoli con piena volontà. E' un anno in cui metto in dubbio me stessa, un anno in cui mi scopro come non mai simile a mio padre. Combatto, sempre; mi credo sconfitta e stanca e quasi mi vergogno, ma non è la verità. Leggo, e non capisco come abbia potuto passare tanto tempo senza leggere altrettanto avidamente. In cui colgo spunti. In cui dovrei smetterla di sentirmi in colpa perchè vedo le cose diversamente. Non mi sento in colpa, mi godo ogni istante. Mantengo una certa imbarazzante ingenuità pur sentendomi stranamente forte e matura. In questi 26 anni ho riscoperto una bellezza che avevo perduto; ho le guance più floride e non mi dispiace. Il mio corpo sta bene, sono abbronzata. Mi sento meglio di quanto non ripeta mestamente ogni giorno - e anche questo è vero. Sono un po' confusa, quello sì; sono un po'...singhiozzante. Sollevo universi e a tratti ne vengo sopraffatta. Tutto è una sfida, ma tutto mi è concesso. Mi viene in mente di quando tutti correvano ed io camminavo, perchè in fondo succede da una vita. Il tempo vola, i capisaldi rimangono; e poi trovare forza in nuove privazioni. Dovrei tornare a ringraziare di più, per tutto questo. Perchè non ci sono molte cose per cui valga la pena vivere. There's more to life than books, you know, but not much more.

Tuesday, August 02, 2011

Little lion man

Panicking.