Antibiotics

A volte prego che succeda qulacosa nel mondo, le giornate senza notizie sembrano più lunghe; ci sono queste canzoni scritte all'ombra di una Parigi di inizio millennio che ascolto con un sorriso di nostalgia mentre sto male e sono costretta a letto a ripensare ad ogni parola che viene detta, divertendomi a combinarle in maniera precisa per ottenere incroci da catalogare tra i ricordi. Sono esausta; non riesco a mangiare e continuo - a non mangiare; mi gira la testa. Ho imparato a non scrivere troppo di ciò che mi piace - sai?- si rischia sempre di rileggersi con compassione, si rischia sempre di non essere orgogliosi, di doversi arrendere alle evidenze tradite dal passare del tempo - insomma, anche io sono stupida a volte, è indubbio. Ma non sono la sola a pensare che le lacrime possano essere incendiarie.

Insonnia

Questo sarà probabilmente il primo post descrittivo del mio blog - versione beta; è che a scrivere tutte queste cose su come e quando e dove e perchè la gente scrive cose come queste in posti preconfezionati come questo, e poi per chi? mi sono lasciata un po' trasportare. O forse, semplicemente, mi sono sentita un po' esclusa da qualsiasi categoria e, cazzo, ogni tanto si ha bisogno di qualche rassicurazione sull'essere parte di una collettività. So che sto trascurando le mie pagine per analizzare quelle altrui, e ci penso un sacco, ma non si può sempre andare contro il flusso delle necessità; anche la luce se ne va troppo presto, ma non l'ho rubata io questa volta: se n'è andata da sola, davvero.