Friday, February 24, 2006

Orfani

"Le ragazze dell'epoca erano bellissime. Dark, claustrofobiche, dallo sguardo distante. Erano inavvicinabli e il treno che io potevo prendere ogni mattina per avvicinarmi a loro era lo scrivere canzoni che le ricordassero. Tutta la vita è stata soltanto cercare qualcosa che ti somigliasse. Fiero com'ero di avere la testa tra le nuvole per avvicinarmi a loro!
Sapevo e sentivo di non fare niente di importante all'università. Si studiava per un anno intero De Roberto, i Vicerè, neppure Verga o qualche maggiore no, De Roberto.
Mi mancava il mondo del liceo, lo svegliarmi la mattina e sapere cosa studiare, il calore dei compagni e delle compagne, la stima che avevo per i miei professori. Mi mancava il condividere una storia comune. Lezioni libere, tutto sulle tue spalle, rapporti distanti, non sai che studiare e quindi smisi.
Coltivo e ho un mio sogno familiare: mi sento circondato da affetto, l'ho sentito all'epoca quella forma di affetto e mi basta. Se non torna più pace, io ho i miei sogni per riviverla. Anzi molto meglio così, sto bene così.
La situazione precipita." ( Federico Fiumani, dicembre 2000)

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