Saturday, February 25, 2006

Dopo

Mi sembra impossibile non pensare più al miO ideale mermaid, ma non so se mi manchi il crogiolarmi in quella indifferenza; credo per la prima volta di aver realizzato che è passato, come un'immagine espirata da fumo d'oppio, come una stupefacente dipendenza interrotta. Sento un calore inaspettato, devo avvelenare questa timidezza, mi uccido di decibel e quasi vengo - a contatto con tormenti urlati; vedo sogni morbosamente erotici, ma non è mai una novità. I tuoi bigletti non sanno di te, e forse non ricordo che odore hai. Apro un libro e trovo una scrittura fitta: penso ad un ipotetico elenco di errori passati e selezionandoli cerco di eliminarli attentamente, per poi scoprire che questa perizia analitica mi ha condotto ad un'improbabile equazione tra razionalità ed irrazionalità; fusione incestuosa di concetti permeabili per sostenere l'immobilità del mio essere..."ma chi cazzo se ne frega poi?!". Con le mie lacrime credo di non aver mai visto nulla chiaramente in questa ostentata lucidità.

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