Monday, July 28, 2008
Stanotte - il Cantastorie era Sune; c'era ancora, con le sue coccole mai scambiate, con la sua tenerezza mai espressa ed affezione repressa. Mi sono domandata se fosse un sogno o altro, forse avrei sperato in qualcosa di più complementare di una vaga sensazione di un milione di baci. Alla fine lo odio, più che altro; il suo fascino ripetitivo di eroe manga lo odio, quella finta ispirazione, i capelli cotonati fissati con strati di lacca - come nemmeno gli Orridi o la gente diversa cresciuta in Carolina.
Sunday, July 27, 2008
Otto anni di attesa non sono cosa da niente, si cresce, si crede di poter afferrare attimi, di aver imparato - con sufficienza. E poi, invece, arriva lui; non è solo questa volta, non sono nemmeno in due, c'è qualcosa che risuona terribilmente profondo come un tempo è stato e qualcosa che è terribilmente stonato, non la voce di dio, i suoi piedi non più nudi, i suoi compagni troppo egocentrici o troppo bohemien, noi miscellanei discepoli che non sgomitiamo, non vogliamo soffrire, ma solo aspettare senza troppa fiducia, solo melody and silence. Le labbra, i denti, gli occhi serratissimi, quel battersi sul petto e sentire l'andamento sonoro gli appartengono come a nessun altro. Tutto passa in un lampo, tutto sembra brevissimo in quella mistura di 1995 e 1997, false modestie e false stime reciproche - e tutto affoga di fronte al mio di amore, così ingenuo e pur complesso, completo ed incondizionato. Sex and violence...
Saturday, July 26, 2008
Time is my everything
Niente è troppo lontano dal brivido di quell'omino rinsecchio dalle troppe pasticche, dal suo dance-maker fasullo, dalla shoulder move che cerca un po' invano di insegnarci e dalle nuove reclute che indossano divise visive. Io tengo la mia nascosta nel cassetto, opto per qualcosa di più cinematografico - più ancora, cancello la voglia di essere ribelli neri e salto per delle ore tenuta in piedi da dolcissimi cristalli. Non abbandono mai la mia appendice preferita, nè sotto al diluvio, nè nel vento caldo, lei è fedele e resistente - più di me e della mia creatività che risente - se pur con amore e passione totale - delle ore di attività ininiterrotta. Anche se l'ispirazione è lì, ad un passo da me, niente più, al di là di una barriera metallica di incerta sicurezza su cui non svengo, non mi siedo, perchè smettere è fatale, come lo è addormentarsi esausta su quel mezzo ormai forse troppo annoiato dei kilometri sempre uguali, sempre più grigi...ed un'altra corsa.