Sunday, May 01, 2011

Oggi, per la prima volta, ho provato cosa si prova ad essere catapultati in cose troppo intime, cose che si preferiva cercare di immaginare, a tratti, ma che si prova un terribile imbarazzo a dover leggere. Perchè le parole si susseguono, e l'occhio è troppo veloce...non si vuole veramente smettere. Non voglio mai prendere decisioni troppo drastiche, non è da me. E all'improvviso mi sono sentita come si devono essere sentiti molti altri, nel leggere me, nel leggere parole che possono significare un milione di cose, trucchi che giochiamo con le menti altrui: trova ciò che ti piace, vedi ciò che vuoi vedere, per me è solo una concatenazione di termini che descrivono situazioni ormai troppo astratte, indizi così vaghi da fare perdere la rotta. E' stata un'esperienza...poco piacevole; non mi piace sentirmi a disagio, da sola. Credo di essere un po' spaventata e sto già studiando strategie; non funzioneranno, e continuerò nella mia estraneità, nel ruolo che ormai conosco (quasi) a memoria. Sì, ci dev'essere qualcosa di molto sbagliato, o speciale, o insolito o...se ho d'impulso aperto questa pagina. Mi sto rigirando su me stessa, cercando di resistere all'istinto, cercando di risultare sensata, cercando di far finta di non aver visto nulla.

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