Wednesday, February 20, 2008

Il verbo cancellare ha inaspettate implicazioni; sbavature. Non ho idee, solo immagini, nessuna percezione - variabile. Neutralità e tremori. Armoniche, violoncelli, miagolii dispersi in età napoleonica. Silenziosità notturne. A volte diec'anni...sembrano un passo. Quasi mi dimentico di dover di nuovo indossare le calze. Candeggina, acqua ossigenata, senza tagliare; sarà una coincidenza - ma non ho più respirato alghe soporifere, sono rimasti però simboli, simboli, simboli, come nazioni che con la potenza di invasioni linguistiche imboccano scorciatoie vincenti. Curvature sovversive, motivazioni obbligatorie, banali imperialismi. Mi sono chiusa dentro, credo, mi trovo piuttosto a mio agio, in fondo. Maledetta Sirena, compagna di Latte e di tutti quelli come lui! - amici di ogni millennio. Maledetti occhi blu-tinti, chè amo il trucco pesante ed ogni.rischiosa.imperfezione.

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Uh, violoncelli... VOTA DOTZAUER!

10:43 PM  

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