Wednesday, April 26, 2006

Thumbs

Un sacco di concentrazione, persino scritte pseudo-rituali, poi quel peso consapevole e forse persino necessario per ricordare - e ricordarsi del senza fretta e senza riposo; mi torturo le dita, e capisco che si possa essere insoddisfatti dei propri post mentre scrivendo sulla carta, lì non succede; all'improvviso mi vedo come una bambolina, inerme, senza forze, sento nelle narici l'odore di quella gomma semi-rigida misto a vaniglia "mio mini pony"; mi mancano solo i capelli viola-bluastri...(paradossalmente) gli occhi più rotondi. Non sono più io. Il cibo sono caramelle...(gommose anche quelle) a forma di orsetto decisamente anti-peptiche, perfettamente duali nella loro natura chimica. Penso un sacco a cosa succederà - e poi?, a come sarebbe se fossimo le nostre parole o se le parole fossero essenze reali amministratrici di percorsi ascendenti, si attivano papille che percepiscono limiti, fastidio - e, ancora, incapacità. C'è bisogno di nastro isolante. Il gusto del miele rosato, che non sopportavo, così - quasi nauseante, si diffonde esaltando un senso di calore; in questo momento non sento le voci stridule di chi vive ricercando un sorpasso, mediocri utopie riflesse in vecchie abitudini che solleticano immagini in verità amare. Sono certa che approverei il tentativo di scrivere qualcosa di utile? Mischiare - senza lo stesso grado di qualità. Ho lo sguardo incazzato, spero di fare un po' paura; un sacco di infiniti - voglia di scappare, tranquillamente.

"Argh. I will not be an angry 20-something, I will not grow into an angry 20-something. I will not... meet. my. fate." (Z.T.)

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