Wednesday, June 28, 2006

He's a real "spiritual man" - he is, and it makes me cry

Screeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeaaaaaaaaaaaaaaaaaaaam!
Silent screaming in my living room. Can someone fuckin' hear me??!! Any gifts from above for me?!
I hate you all fuckin' saviours and losers and fake people and shiny happy people who make me feel silly and fuck myself too, Im a bitch and I just get what I deserve. Too fuckin' busy staying alive (sad laugh from behind me back). They're gonna kill me.
I'm going public again and you cant suffer it, but who cares? I never care about anyone but me and Im awful caring about myself as well, so...please let me screeeeeeeeeeeaaaam again! No one is looking for me so I'm going away for a while - yeah sure. I'm sleeping not to see what I am, this is true. So glad one of these days I'm gonna be, once for all, alone.

The turn of the screw


Puoi sentire i miei mille respiri mentre il battito rallenta ora che mi sono sdraiata accanto alla tua immagine, come su un filo di lana - come se fossimo un'unica cosa? Dolci risvegli, sbocciando dal caldo della notte, implorano di ricordare sguardi e metafisiche intese - e io ancora ineluttabilmente ansiosa. Segnali di vita. Poi c'era il camminare nel gelo invernale, senza possibilità; dovevo rimanere immobile - ora lo so - dovevo dimenticare e non combattere mai, rimanere in silenzio, evidenziare i miei limiti, non rischiare. Ricordo benissimo la neve, la solitudine, la responsabilità su di me, la delusione...mi sentivo sola e di nuovo un po' più forte; forse cercavo uno sguardo, nulla più. Ora che è arrivato il caldo mi sembra tutto perso in un lontanissimo passato, e forse...forse non ero nemmeno io che camminavo con quel cappotto.

Tuesday, June 27, 2006

Puking feelings

"One baby to another says -
I'm lucky to met you
I don't care what you think
Unless it is about me
It is now my duty to completely drain you
I travel through a tube
To end up in your affection

Chew your meat up for you
Pass it back and forth
In a passionate kiss
From my mouth to yours
Cos I like you

With eyes so dialated,
I've become your pupil
You've taught me everything
About a poison apple
The water is so yellow, I'm a healthy student
Indebted and so grateful -
Vacuum out the fluids

Sloppy lips to lips
You're my vitamins
Cos I like you"

Saturday, June 24, 2006

Wet


Forse sono una delle poche che se ne va via da te, ma perdiamo un po' tutti nel momento in cui diventiamo timidi e non osiamo impugnare pistole per obbligare il mondo ad ascoltare le nostre urla.
E' vero, avrei qualcosa per te, e lo sento tintinnare nell'orecchio in un'irreale tranquillità.
Nel topos della pioggia d'estate, su note che mi hai fatto conoscere tu emerge una sensazione di insoddisfazione tra cose fondamentali che non abbiamo imparato a dire - ancora una volta. Freddo secco si arrampica sotto gli abiti lungo la schiena, come brividi di sentimenti ingenui e irritrovabili. Dobbiamo coprirci: è un'aria "non buona".

Thursday, June 22, 2006

I'm getting phone-addicted and sound-obsessed.

Wednesday, June 21, 2006

Beauty


Ho ancora ritmi da studentessa, eccetto per il fatto che sono ancora una studentessa; passo due giorni a guardare la tv controllando attentamente che non arrivi il mal di testa dopo l'overdose di noramidopirina, metamizolo o come cazzo si chiama dei giorni scorsi. Miss Bayer, direbbe qualcuno. Scioccamente insoddisfatta mi arrotolo su me stessa come un ricciolo solitario dei miei capelli, tra mille congetture e tempo perso, tra parole sagge e meno per cui ringrazio tutti - per la pazienza. Mi taglio il dito con un foglio di carta: è una buona scusa per piangere?

Thursday, June 15, 2006

Animal instinct

Vorrei essere come te che dici che non riesci più a piangere - ma io ti ho visto;
vorrei poter dire che nessuno mi farà mai piangere, che non mi faranno mai del male - ma tu sì.
Scrivo decine di epitaffi, ma nessuno è all'altezza di ciò che ho ucciso.

Monday, June 12, 2006

Scum


Sto male, solo questo. Sto male, male, male, male, male, male. Ho paura di cominciare a piangere; sto così male...c'è qualcuno che può aiutarmi?! Vi prego, sto male...! Lo so, dico bugie...ma non mi servono medicine; non avere questo peso sullo stomaco, non vomitare, non sentire queste cazzo di voci dentro. Non posso più fare niente. Basta, vi prego...Sto troppo male per reggere tutto. E mi chiedo come faccia la gente ad essere ancora gentile con me...Poi mi dicono di scrivere "altro", come cazzo faccio a scrivere "altro", forse non so neanche cosa sto scrivendo ora. Dormiamo. Difese naturali. Sono un disastro anche a prendermi cura di me; non ho nemmeno la forza di uscire di casa...sto male, faccio fatica a respirare...Basta. Dovrei vergognarmi per quanto sono STUPIDA.

"Someone call the ambulance, there's gonna be an accident..."

Thursday, June 08, 2006

Cap. ?

Effettivamente non aveva molte possibilità. Aveva appena messo piede su Marte e già sentiva che rischiava di essere oscurata da una scossa ribelle; le ombre sul suo corpo non erano che lividi, ma aveva deciso lei di tornare backstage. Anni dopo - quasi quattro, avrebbe detto- piena di timore ricercava i suoi vecchi contatti: erano ancora vivi dopo tutto? Quasi sperava di essere stata l'unica a trovare una via di salvezza in mezzo a ritmi diversamente vorticosi. Aveva ancora un fisico commercializzabile, aveva ancora pantaloni di pelle nell'armadio: se li mette su per cucinare la cena e fumare una sigaretta. Che poi fumava "light" adesso. Ritornava verso qualcosa di perso e irraggiungibile, legale e suicida...ma era "solo" inconscio. C'è afa in questa cazzo di pianura - non può fare a meno di pensarlo. Aveva sempre troppa caffeina nelle vene, troppe finte eccitazioni, troppi condizionati riflessi sessuali. Le sue stelle non avevano perso di significato, però; "accendi una piccola stella, attenta a non scottarti" si era detta l'ultimo giorno della sua vecchia vita - e non aveva avuto consapevolezza della paura che la trafiggeva come soffi di - . Persino la musica rivale ora che mancava l'Angelo sembrava appartenergli; residui paranoidi miscelati a strutture mentali di stampo cattolico, arruolata da un branco solitario in cui non poteva confessare la sua infelicità costante, ostracizzata per la sua ostinazione. Non potevo dirtelo di sentirmi morire; così sono scivolata via, in silenzio, senza di te. Ho ripreso a mangiarmi le unghie e annuso curiosa il botticino dello smalto. Sorride, amaramente.

Wednesday, June 07, 2006

Mirror

Tuesday, June 06, 2006

Simply


Nuove direzioni antitetiche rubano spazi per non lasciare stanze alla memoria, come molleggiate superfici fonoassorbenti respingono onde negative perchè le mancanze non raggiungano celermente la meta; non ascolto nulla; "prima di te raramente pensavo a me stesso, ma cosa doverei sapere? L'unica cosa che mi piacerebbe fare...essere arrestato mentre rubo, e cominciare tutto da capo". Cadono fantomatiche facilitazioni e antichi scorci di ingenue interdipendenze sotto eccessi di oggettività che testimoniano come non sarà il tempo a salvare anime. Impercettibili elementi si muovono con andatura irregolare, si approcciano ad un respiro privo di ogni condizionamento, roteano dispersi, arruffati in orde di meriti e colpevolezze.