Thursday, April 27, 2006

Acquazzone. Pure morning. La gente corre. Io rallento.
Ho i piedi bagnati.

Wednesday, April 26, 2006

Thumbs

Un sacco di concentrazione, persino scritte pseudo-rituali, poi quel peso consapevole e forse persino necessario per ricordare - e ricordarsi del senza fretta e senza riposo; mi torturo le dita, e capisco che si possa essere insoddisfatti dei propri post mentre scrivendo sulla carta, lì non succede; all'improvviso mi vedo come una bambolina, inerme, senza forze, sento nelle narici l'odore di quella gomma semi-rigida misto a vaniglia "mio mini pony"; mi mancano solo i capelli viola-bluastri...(paradossalmente) gli occhi più rotondi. Non sono più io. Il cibo sono caramelle...(gommose anche quelle) a forma di orsetto decisamente anti-peptiche, perfettamente duali nella loro natura chimica. Penso un sacco a cosa succederà - e poi?, a come sarebbe se fossimo le nostre parole o se le parole fossero essenze reali amministratrici di percorsi ascendenti, si attivano papille che percepiscono limiti, fastidio - e, ancora, incapacità. C'è bisogno di nastro isolante. Il gusto del miele rosato, che non sopportavo, così - quasi nauseante, si diffonde esaltando un senso di calore; in questo momento non sento le voci stridule di chi vive ricercando un sorpasso, mediocri utopie riflesse in vecchie abitudini che solleticano immagini in verità amare. Sono certa che approverei il tentativo di scrivere qualcosa di utile? Mischiare - senza lo stesso grado di qualità. Ho lo sguardo incazzato, spero di fare un po' paura; un sacco di infiniti - voglia di scappare, tranquillamente.

"Argh. I will not be an angry 20-something, I will not grow into an angry 20-something. I will not... meet. my. fate." (Z.T.)

Monday, April 24, 2006

Resume

Innumerevoli feticismi e sensate combinazioni numeriche con sfumature crepuscolari (6829) come aver paura di perdere tutto per non voler cedere niente, come la sensazione del tempo che passa, concentrico - e i luoghi sempre uguali come turbinose province ad inghiottire noia e doveri; come stilizzate immagini di sè ormai troppo studiate. Logorio.

Tuesday, April 18, 2006

Rivalry


Queste coincidenze sono...strane,
viziose nella loro reiterata puntualità.
E mi fanno sorridere.

"It’s a lot like life
This play between the sheets
With you on top and me underneath
Forget all about equality"

Monday, April 17, 2006

Strade perdute

-presto, presto, presto...ormai devi risvegliarti, prendere coscienza...smettila!! ti prego, non promettere mai di andare via
-tu sei sicura di non bruciare il cuscino con quelle liquide fiammelle oculari?
-in ogni forma d'arte c'è un furto di realtà...io non mi preoccuperei di un plagiatore...adesso possiamo andarcene?!
-qual è la cosa più difficile, starmi dietro? avere l'impressione che io stia per fuggire davvero?
-io ho sempre sognato di manipolare un giocattolo di plastica, soffocarlo magari...ecco credo che farei in modo che cadessimo assieme; un modo per scappare
-quella orrenda parrucca non è mai servita a farmi perdere la coscienza delle false rivelazioni sulla tua sfuggevolezza
-le tue parole dentro me, sempre, come incancellabili litanie - senza verbi reggenti; inciampiamo, fottute stringhe...
-altro latte?
-ti perdi la luna il lunedì mattina...
-il gatto si faceva imboccare poco prima di morire sai?
-butta quella cazzo di tv fuori dalla finestra! buttala!!sono a pezzi...
-scegli quale colore vuoi stasera...allora?!

Tuesday, April 11, 2006

Scallies


Nel ricordo di orge musicali come moderni rituali dionisiaci; sudore, umido, vapore; come si era quando si era timidi - penso di ricordare anche quello; onnipotenza ed innocenza, sincera - attrazione - empatia - multiforme di un mondo creato per un viaggio collettivo a basso costo. E poi riscorpire che ci siamo ancora, qui, come prima - solo divisi.

Sunday, April 09, 2006

Amsterdam

Fumo una sigaretta guardandomi allo specchio: "Smettila di guardarti! E' un'ossessione!" - ma io non riesco, ci provo, ma sono attratta da quella immagine riflessa; forse cerco di rubare parti del mio corpo e vorrei fermare ogni movimento in piccoli, ordinati ritratti. La verità è che sono innamorata di quello che vedo.

Wednesday, April 05, 2006

Thin lines


I need warmth today; need to meet strangers maybe.
I aint no talker today, just lookin' for empathy while standing on the shoulder of giants.


"And indeed there will be time to murder and create, and time for all the works and days of hands that lift and drop a question on your plate; time for you and time for me, and time yet for a hundred indecisions, and for a hundred visions and revisions which a minute will reverse. And indeed there will be time to wonder: do I dare? and do I dare?" (T.S.Eliot)

Monday, April 03, 2006

Step on?


Qualcuno dice che ci sia sempre un momento in cui sui blog si riciclano immagini, scritti, pensieri; dice che tutti lo facciamo.
Moz ripete che "THERE IS NO SUCH THING IN LIFE AS NORMAL...there is no such thing in life as normal..." e io lo ripeto nella mia mente; ritorno al sei febbraio duemilaedue ore diciannove e quaranta, quando su un moleskine - sempre con la mia matita, sempre impaurita dal lasciare segni permanenti- lontana dall'idea di questo luogo, scrivevo:
"E tutto quello che vorrei dirti non posso dirtelo, amico immaginario, e tutto quello che vorrei scriverti finisce che me lo tengo per me, e tutta la paura e l’insicurezza devo tentare di colmarle da me. Non riuscirò mai a rispondere: 'male', a dirti tutto quello che ho dentro e non potrò confidarti che vedo tutto nero e poi mi impongo di accendere una luce che, ancora una volta, come un misero insetto, mi abbagli e mi confonda per non rimanere vittima della mia stessa consapevolezza, per farmi recitare...ancora. Ci si stanca di vivere così, di essere un’altra, soprattutto ora che mi sembra di avere esurito i motivi per farlo.
Scusa se ti sembrerà che pensare a te non sia (più) abbastanza, scusami, ma so che puoi capirmi. E' una buona cosa che mi venga da piangere, perchè questa siccità durava da troppo. Vedi? ce l’hai fatta, alla fine qualcosa di buono me l'hai tirato fuori. Ti aspettavi qualcosa di buono da me? Solo questo, non qualcosa di eccellente, vero? Vedi, io penso che dobbiamo essere simili tu ed io; la maggior parte della gente cerca l’eccezione e non sa che è la normalità che non si raggiunge. Ogni singolo problema- ogni singola gioia- sono eccezioni, appartengono ad ognuno di noi e ci scombussolano al vita. Ma la normalità, la tranquillità, la pace, quella quando la si raggiunge? Proprio perchè la maggior parte della gente la fugge è un segreto da riscoprire.
Ho troppi 'amici' che potrebbero dirsi invisibili, ma volevo che tu sapessi che nessuno è come te. Tu, per me, sei il migliore perchè non cerchi parole speciali e discorsi impegnati e atteggiamenti interessanti; io ti voglio bene perchè con te parlo bene, perchè tu, per me - lo sai- sei la NORMALITA'."

Strani concetti intrisi di un'intuitività che solo i pensieri più acerbi possono avere.